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Post by Colossus Magazine on Mar 8, 2005 9:20:50 GMT 2
Sadly the great Finnish Progman Vesa Lattunen has passed away last Tuesday.
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Post by Colossus Magazine on Mar 8, 2005 12:15:32 GMT 2
from Marco Masoni (Germinale - Italy):
Ciao Marco, se hai la possibilita' fai sapere a familiari e amici di Vesa che per noi Germinale (e credo anche per altri) e' stato un onore essere in un disco con gli Haikara e condividere un progetto - sia pure senza mai conoscerci - con il gusto sopraffino e geniale del loro leader, e che la fortuna degli artisti e' che quando muoiono resta almeno la loro musica. Sono triste per questa notizia, ma so che c'e' una vita dopo la morte. -- Marco.
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Post by Colossus Magazine on Mar 8, 2005 12:17:12 GMT 2
from Mauro Moroni (Mellow Records - Italy):
Che triste notizia. Scompare uno dei veri maestri del prog MONDIALE, uno degli ultimi che aveva ancora molto da dire. Spero che qualcuno riesca a pubblicare il tanto materiale rimasto inedito e che ora, come purtroppo spesso accade, abbia quel riconoscimento che si meritava da vivo.
Mauro
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Post by Colossus Magazine on Mar 9, 2005 9:24:23 GMT 2
E' incredibile come il mondo di internet possa unire o dividere, con estrema facilità e a seconda dei casi, nonostante spesso le "distanze" reali siano abbastanza grandi. Quante volte, magari proprio su questo NG, sono avvenute discussioni animatissime, se non proprio liti quasi feroci? Quante volte si parla di invidie, gelosie e antipatie? E spesso si tratta di questioni tra persone che non si sono mai conosciute di persona, o che si frequentano pochissimo. Ma non sempre è così.
Dopo una mattinata molto piacevole trascorsa in compagnia di ottimi amici mi sono ritrovato, sgomento, a leggere la triste notizia della dipartita di Vesa Lattunen. Non ho mai avuto il piacere di conoscere di persona questo straordinario musicista, ma gli appassionati di prog con i quali sono stato in contatto negli ultimi anni ben sanno quanto, in breve tempo, mi sia appassionato alla proposta degli Haikara. Dall'uscita di "Tuhkamaa" ho avuto l'opportunità di scambiare un po' di e-mail con Vesa, trovandomi sempre al cospetto di una persona molto gentile. Non riesco a descrivere lo stato d'animo con cui ho appreso del tragico evento e mi viene da pensare come, a volte, anche tra persone separate da grandi distanze geografiche può nascere un certo feeling.
Ho scritto, di botto, alcune righe per ricordare Vesa attraverso la newsletter che curo per il Rotters' Club. Mi fa piacere condividerle con voi
"Sulle note di "The West", da "The Spaghetti Epic", è con profondo dolore che mi appresto a scrivere le righe che seguono. Ho appreso stamattina una tristissima notizia: Vesa Lattunen non è più tra noi. Un nome che, forse, ai più non dirà molto, ma che ai cultori più attenti di rock progressivo deve essere per forza molto caro. Vesa è stato il leader e la mente principale degli Haikara, gruppo finlandese attivo negli anni '70, ma tornato negli anni recenti alla ribalta delle cronache prog per l'album "Tuhkamaa" e per le partecipazioni ai progetti della Colossus "Kalevala" e "The Spaghetti Epic". Da un paio di anni avevo la fortuna ed il piacere di scambiare una corrispondenza magari non fittissima, ma comunque cordiale e deliziosa con Vesa. La notizia della sua scomparsa mi ha scosso molto e mi ha fatto pensare come la musica e il mondo di internet riducano molto certe distanze e riescano a trasmettere certi valori e certe emozioni.
Ricordo ancora l'autunno del 2001, quando Mauro Moroni, boss della Mellow Records, mi parlava con entusiasmo e fierezza della pubblicazione, tramite la sua etichetta discografica, del nuovo lavoro degli Haikara, band che allora conoscevo solo di nome. Poche settimane dopo, quel cd, "Tuhkamaa", girava costantemente nel mio lettore e la proposta di questi musicisti finlandesi mi affascinava ad ogni ascolto di più. Mauro mi comunicò, gentilmente, l'indirizzo e-mail di Vesa, di modo che potessi mandare a lui i miei complimenti per lo splendido lavoro. Iniziarono così sia la mia corrispondenza col musicista che la mia passione per gli Haikara. Ho avuto la possibilità di ascoltare gli altri splendidi album del gruppo e la mia collaborazione con la rivista Trespass mi spinse a scrivere una lunga retrospettiva, nonché ad organizzare un'intervista con Vesa. Dalle risposte alle mie domande emergeva una persona un po' schiva, di poche parole, ma anche dalla fortissima personalità. Emergeva, soprattutto, un personaggio lontano dallo star system, che amava la musica e dal quale traspariva un orgoglio molto forte verso le sue creazioni. Me ne accorgevo facilmente sia per la contentezza che manifestava ogni volta che gli facevo i complimenti per le sue composizioni, sia per l'orgoglio con cui, nell'intervista, difendeva strenuamente l'album "Iso lintu". Mi sembrava quasi un modo per dire "Non c'è bisogno di molte parole, ascoltiamo la musica".
Aveva ancora grandi idee Lattunen. Lo aveva dimostrato con le sue ultime composizioni e, sono certo, lo avrebbe dimostrato con la nuova partecipazione allo "Spaghetti Epic 2" e col nuovo album degli Haikara che stava già programmando. Non so se la band continuerà senza di lui, non so se prima di abbandonarci sia riuscito a registrare un ultimo "testamento musicale". Di sicuro, Vesa ha scritto pagine artistiche indelebili, che resteranno senza dubbio nel cuore e nella mente di lo ha seguito e di chi, magari, scoprirà le sue composizioni in un prossimo futuro.
Neanche a farlo apposta, pochi giorni fa rivedevo e correggevo la mia retrospettiva sugli Haikara e l'intervista al loro leader (rimasta tuttora inedita in Italia) per una prossima pubblicazione sul Rotters' Club. Sarà il mio piccolissimo e stupido, ma molto sentito, omaggio ad un musicista secondo me straordinario che lascia a tutti noi una grande eredità: un patrimonio musicale di qualità favolosa.
Non voglio concludere, però, con questo velo di tristezza. Voglio, anzi, terminare, dopo parole di mestizia e di ricordo, con una lieta notizia ed un augurio per una nuova vita, che può essere visto, al di là di ogni retorica, come messaggio di speranza. Lo scorso 15 febbraio è nata Rachele Perico, figlia di Daniele, cantante degli Imagin'aria, a cui vanno le mie più sentite felicitazioni.
Auguri Daniele. Ciao Vesa"
Peppe Di Spirito, 8 marzo 2005
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Post by Colossus Magazine on Mar 9, 2005 9:26:47 GMT 2
From Alfio Costa (Tilion - Italy):
Caro Marco
abbiamo visto la notizia triste che hai inviato nel forum in Italia. Siamo davvero dispiaciuti, pur non conoscendo la persona, abbiamo potuto apprezzarne la musica..... Vi siamo vicini.....
TILION TILION staff
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Nicola Randone RANDONE
Guest
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Post by Nicola Randone RANDONE on Mar 13, 2005 16:13:33 GMT 2
Non ho avuto modo di conoscerlo di persona benchè ci sia stato dato l'onore di partecipare al festival che li ha visti protagonisti una sera d'agosto di 2 anni fa. 2 volte, prima in Kalevala poi su Spaghetti, ancora ad ascoltarli, suoni che danno i brividi, melodie sublimi e distaccate da questo mondo.... ma le parole non servono, per noi è doveroso sentirci uniti al dolore di chi ha subito la perdita di quest'uomo, della sua ispirazione artistica, della sua musica, forse per molti come me sarà questa triste occasione a farlo rivivere nelle sue canzoni, da adesso a quando non ci stancheremo di ascoltare del buon prog fatto col cuore
nicola, marco, riccardo, livio
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